Ocriculum
Otricoli (TR)

Procedendo da Roma in direzione di Ariminum lungo la via Flaminia, dopo appena 44 miglia si giungeva ad Ocriculum, importante centro umbro, che fin dal 308 a.C. aveva stretto un trattato di alleanza con Roma.
Prima città sulla via Flaminia in Umbria, per la sua posizione strategica, lungo la strada consolare e presso uno dei principali porti sul Tevere, Ocriculum doveva rappresentare un importante snodo commerciale. Divenuta municipium dopo il 90 a.C. con cittadini iscritti alla tribù Arnensis, sotto Augusto venne inserita nella Regio VI Umbria e nella prima età imperiale conobbe un fiorente sviluppo urbanistico.

Lʼinsediamento si sviluppò certamente all’indomani della creazione della via Flaminia, ma la fase meglio nota è quella compresa tra la fine dell’età repubblicana e lʼImpero, quando vennero costruiti i maggiori monumenti pubblici, come le Grandi sostruzioni, il teatro e l’anfiteatro, il ninfeo, la cosiddetta Basilica e successivamente, nel corso del II sec. d.C., le terme. Sono noti anche diversi monumenti funerari, dislocati lungo il percorso extraurbano della Flaminia, due dei quali posti a ridosso dell’ingresso in città. Non da ultimo, anche se di esso oggi non resta traccia alcuna, era presente il porto fluviale sul Tevere, che certamente rappresentò uno degli elementi principali che concorsero a fare di Ocriculum uno dei centri più importanti della regione.

Le prime indagini estensive dell’area furono condotte tra il 1775 e il 1783 per volere di papa Pio VI e sotto la direzione dall’architetto Giuseppe Pannini che ricostruì la prima pianta della città, nella quale sono segnati edifici oggi non più visibili.

Molte delle opere dʼarte rinvenute furono trasferite a Roma, dove oggi ornano ancora le sale dei Musei vaticani. I materiali di più recente ritrovamento sono invece esposti nellʼAntiquarium dellʼarea archeologica, allestito allʼinterno di un casolare ubicato presso la chiesa di S. Fulgenzio, al termine della passeggiata nel sito. Il Museo insiste su di una grande cisterna romana di 28 x 4,30 m, coperta con volta a botte e rivestita da uno spesso strato di cocciopesto impermeabile.

Grazie agli scavi archeologici più recenti e allʼeffettuazione di indagini geofisiche e ricognizioni di superficie possiamo oggi provare a immaginare lʼantica forma urbana, in attesa di nuove conferme sul terreno.
La vocazione commerciale e la posizione strategica, alle porte dellʼUmbria e vicino Roma, assicurarono ad Ocriculum una lunga prosperità. Da qui le produzioni agricole ed artigianali umbre potevano essere imbarcate e raggiungere con facilità la capitale. Significativo della durata del ruolo commerciale del centro è il ritrovamento di un peso in marmo iscritto del tardo IV sec. d.C. utilizzato nella pesatura dei carichi di legna da ardere diretti verso Roma.
 

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