Interamna Nahars
Terni
Interamna Nahars, la città tra i due fiumi, è il nome del centro urbano di riferimento di questo territorio, il nome della città romana di Terni.
La fondazione mitica della città veniva fatta risalire al 672 a.C., data che ricorre in un’iscrizione di epoca imperiale. In tale periodo, corrispondente al VII sec. a.C., il pianoro della futura città doveva essere effettivamente occupato da una serie di villaggi, sorti nella prima età del Ferro, come è testimoniato dagli importanti ritrovamenti della Necropoli delle Acciaierie, che si estendeva su di una vasta area compresa tra le pendici del colle di Pentima e lʼarea della stazione ferroviaria.
Roma si espande in questi territori negli anni intorno al 300 a.C., quando il centro di Nequinum viene assediato e sostituito da Narnia.
A seguito di questi eventi Roma conquista lʼUmbria meridionale, dove subito realizza grandi opere di sistemazione e bonifica dei terreni. Si deve secondo la tradizione al generale Curio Dentato, il conquistatore della Sabina e dellʼUmbria, lo scavo del grande canale idraulico, che fa defluire nella Valnerina le acque del Velino, dando vita alla celebre cascata delle Marmore.
Negli stessi anni il pianoro di Terni viene racchiuso da una poderosa cinta muraria in opera quadrata a grossi blocchi di pietra sponga, il travertino spugnoso delle Marmore.
Eʼ nella prima età imperiale ed in particolare in età augustea che Interamna Nahars, come la maggior parte dei municipia dellʼUmbria, completa la sua forma urbanistica ed assume una raffinata veste monumentale. La città viene ricordata dagli autori latini come uno dei più importanti municipi dell’Umbria: diede i natali all’Imperatore Marco Claudio Tacito, che in questi luoghi, in un punto ancora sconosciuto, dovette essere sepolto, dopo la sua morte, avvenuta nel 276 d.C.
La nascita di Interamna Nahars si colloca allʼinizio del processo di romanizzazione dellʼUmbria: si può immaginare la città romana nella pianura, proprio alla confluenza dei due fiumi, il Nera ed il Serra, immersa in una natura ancora incontaminata, che garantiva enormi distese di terreni coltivabili, boschi, sorgenti e montagne, tutto quello che la natura poteva offrire ad un insediamento.
Ad oggi solo pochissimi frammenti restano visibili di quello che era l’antico centro urbano, tra cui alcune parti del circuito murario, l’anfiteatro, tracce del teatro, la posizione e le dimensioni dell’area forense, all’interno della cui superficie riconosciamo un edifico templare e, forse, la Basilica, ed infine, edifici termali e parti di domus.
La Terni di oggi, dalla forte connotazione industriale e moderna, mostra ancora i segni del suo passato di municipium romano di rilievo; nel suo Museo archeologico si possono ancora ammirare le testimonianze dellʼimportanza di questo comprensorio in epoca preromana e dei fasti dellʼetà imperiale.